0 Comments
Ci sono poi quelle volte in cui, appena preso posto al tavolo, si va in bagno prima di ordinare. E succede che guardando il bagno, si pensi che anche il caffé e il bagel che stai per prendere siano all'altezza di quel luogo. Con dei tocchi cosí moderno-eleganti, sarai sicuramente trattata come l'ultima delle Regine Metropolitane. Senz'ombra di dubbio alcuno, vamos! E se addirittura trovi scritta sulla porta il consiglio della giornata, beh, che dire di più? Questo è proprio il posto perfetto per un inizio di giornata perfetta. Esci dal bagno con un sorriso gigante e ti siedi, pronta ad ordinare e sorseggiare un fresco caffé appena fatto.
Ed è lí, dopo mezz'ora che aspetti qualcosa che non arriverá mai, che pensi a quanta ragione c'aveva tua bisnonna: L'apparenza inganna, arimortacciloro! Have a nice bathroom! È stato qui, in una fredda notte d'inverno, quando Barcellona era avvolta dalla pioggia e la Rambla del Raval sferzata dal vento, che ho pensato alla stranezza di certi bagni in certi locali di certe città in certi luoghi del mondo.
Il bagno di questo bar, per esempio, non è un bagno. È un'esperienza sensoriale e per questa ragione, i proprietari dovrebbero installare fuori dalle sue porte due macchine fotografiche a scatto rapido, che colgano le singole espressioni degli utenti in uscita. Nonostante abbia provato a fotografare il suo interno da piú angolazioni, mi è stato impossibile tornare a casa con del materiale sufficientemente buono per potervi spiegare le ragioni di queste mie affermazioni. L'unico modo che avrete per scoprire che cosa succede lì dentro, sarà andarci e quello che mi resta da fare in questa sede è fornivi dei dati obiettivi, in modo che possiate farvi un'idea minima del perché sarebbe cosa buona e giusta fare un salto in questo bagno. Sappiate però, che se ci andrete con qualche amico/a, il dibattito della serata verterà esclusivamente sul cercare di stabilire come all'architetto sia venuto in mente di "fare una cosa del genere". Prendendo un campione di 16 individui maschi/femmine, d'etá compresa tra i 23 e i 38 anni e mezzo, le ipotesi di risposta alla domanda sopra menzionata sono state le seguenti: a) l'architetto ha optato per la migliore soluzione dato lo spazio che aveva a disposizione b) l'architetto non era un architetto c) Non Sa, Non Risponde ma vorrebbe chiedere al cameriere il nome del pusher dell'architetto o della persona che si è presa l'onere di progettare "una cosa del genere". Facendo un altro rapido test su un campione di 20 individui maschi/femmine d'etá compresa tra i 6 e i 38 anni e mezzo, alla domanda "come ti sei sentito/a mentre ti lavavi le mani in questo bagno?" le risposte sono state le seguenti: 43% ----> Come un vampiro/a. 31% ----> Ho avuto una fortissima crisi d'identità dalla quale devo tutt'ora riprendermi. 20% ----> Ahahahahahah! Assurdo! (Che equivale a Non Sa, Non Risponde) 5% ----> Non capisco la domanda, posso tornare dentro? 1% ----> Cacchio, non mi sono lavato le mani Have a bathroom experience! E poi ci sono quelli chic. Sui bagni chic non c'è molto da dire perché sono chic e punto.Per il momento non mi è mai capitato d'incontrare un bagno chic in un posto grunge, mentre sí che mi è capitato il contrario: un bagno grunge in un posto chic. Che esperienza orribile. Forse, l'unica cosa che potrebbe dare un tocco in piú ai noiosissimi bagni chic, potrebbe essere la loro collocazione nello spazio. Il bagno del Club Eclipse, per esempio, è situato a circa a 99 metri d'altezza sul livello del mare. Tre sono le cose memorabili che possono succedere andando in bagno all'Eclipse. 1) Potreste avere la fortuna di vedere la schiena dei gabbiani in volo (mentre di solito, da terra, gli si vede sempre e solo la pancia). 2) Guardando verso sud-est potreste avvistare un gruppo di delfini a pesca. 3) Potreste accorgervi che qualcuno sta cercando di rubare la vostra bicicletta legata al palo della luce di questo fantomatico Hotel a 5 * Personalmente ho sperimentato solo la prima di queste tre opzioni e le altre sono solo, forse, fantastiche leggende metropolitane.
Chi puó dirlo? Have a chic bathroom! PS: Se volete salire al 29mo piano dell'Hotel Vela, dove si trova il Club Eclipse, potete farlo dalle 19.00 alle 1.00 a.m. Voi donne dovrete peró indossare scarpe chiuse e gli uomini pantaloni lunghi (e scarpe chiuse). Pena: la morte. È possibile, dissimulando professionalmente la propria presenza, farsi anche solo un semplice giro panoramico senza per forza prendere una consumazione. "Bascula" significa "bilancia" ma non immaginatevene una normale tipo questa. La bilancia de La Bascula è gigante ma non si vede. Come questo sia possibile, è un mistero che risolverete solo una volta entrati. Ma anche nel bagno c`è un mistero. Ed è uno di quei misteri irrisolti tipico del barrio in cui si trova questo ristorantino vegetariano niente male. Perchè c'è lui di fronte alla tazza? E le freccette? Dove sono? Bisognerá forse chiederle alla cassa? O non è che invece "lui" sia solo un messaggio subliminale a "Centrare Il Bersaglio"? Nessuno può dirlo. Nessuno può raccontarci come e in quale momento esatto a qualcuno - come per illuminazione divina - sia venuto in mente di appendere un bersaglio nel bagno di un locale pubblico. Have a nice bathroom!
Il caldo è finalmente arrivato e non ci sarebbe cosa migliore che trovare un bagno in una ... cella frigorifera. Come questa per esempio. Vecchia, con il suo legno massiccio, la maniglia in bronzo. Mi ricorda certi posti di Roma dove si vendeva il ghiaccio. E che c'è scritto lí sotto quel pesce? Anonima Rifa Anglada. Instalaciones Frigorificas Automaticas. Barcelona. Chissá quanti anni ha. Vediamo se si apre. WOOOOAAAAH! UN BAGNO! IN UNA CELLA FRIGORIFERA! :) Have an iced bathroom!
Credo che il Bar Calders si chiami cosí per via del Signor Calders, Pere Calders, uno dei maggiori esponenti della letteratura catalana. Lui era un tipetto proprio buffo e se lo si cerca in wikipedia, apparirá in una foto occhialuta con in mano un bicchiere di bianco, le labbra sottili, distese in un sorriso ironico, magico e assurdo: gli elementi fondanti dei suoi mondi letterari. Se è vero che il Bar Calders si chiama "Calders" per Calders, ben si possono leggere le ragioni stilistiche nella scelta estetica del suo bagno. All'entrata maschio/femmina troviamo appesi alle pareti questi due quadri. Maschio. Senza dubbio. Femmina. Senza dubbio alcuno. Ma che ci si potrebbe aspettare, allora, una volta aperta quella porticina? Forse il tempio dedicato ad una Dea? Esattamente! La Dea in questione si chiama YAMAYA anche se, come si puó ben notare dall'iscrizione sulla parete di destra del tempio, il nome utilizzato nel Calders è una delle tante varianti che si trovano nelle storie della letteratura africana a lei dedicate: Yemanja. Lei è la regina del mare, è la forza creatrice e quella distruttrice. In Lei convivono la vita e la morte. Per questa ragione è tanto potente ed invocata. In onore suo sono state composte canzoni e balli di cui questo è solo un esempio, ottimamente interpretato dagli Yoruba Andabo, splendida banda cubana composta da 17 elementi tra musicisti e ballerini e specializzata in musica sacra africana. E dopo aver sbirciato il bagno delle femmine, non verrebbe proprio voglia di entrare clandestinamente nell'altro?
Direi di si! E che cosa ci sarà? ... Have a nice bathroom! Il bagno del Santa Marta sta dentro il Santa Marta, che sta dentro il barrio della Barceloneta, che sta dentro la cittá, che sta qui: La lingua ufficiale che si parla al Santa Marta è chiaramente il venessian. Inoltre se chiedi un caffè te lo fanno ristretto come un cioccolatino e se pronunci ad alta voce, vicino al bancone, la parola "Spriiiz!" non ti rispondono: "Jesus!", che è quello che ti dicono normalmente gli spagnoli quando starnutisci. Per queste ragioni deduco che Il Santa Marta si chiami cosí perchè fondato da alcuni veneziani probabilmente emigrati a Barcellona nei lucenti Anni '90/2000 del secolo scorso. Quest'aria veneta nel locale non si percepisce solo nella lingua e nei modi di fare, ma soprattutto nei dettagli. Il pavimento è uno dei piú belli che un bar possa avere, dato che hanno restaurato il prezioso mosaico hidráulico tipico delle case catalane del secolo XIX, riportandolo al suo splendore antico, che ricorda molto alla lontana la morbida pompositá dorata del nostro barocco. E che dire del bagno? Il bagno del Santa Marta riesce ad essere speciale perché è in grado di racchiudere in sé, in uno spazio 3x1.5 mt il quid dell'essere veneti. Combina infatti un'estetica minimal ad un'essenza prettamente voyeristica di un certo fare veneziano che solo chi vive nella Serenissima o ha visto di recente questo film può riuscire a cogliere. Nei bagni maschio/femmina manca LUI: C'è, invece, lei: Una stupida finestrella?
Sí, una stupida finestrella. Vale a dire: tu non ti puoi vedere da nessuna parte ma gli altri, invece, ... sí. Have a nice bathroom! Che la stanza da bagno fosse tanto importante, da condizionare completamente in positivo o in negativo la sensazione di un luogo pubblico (quasi come il dolce a fine pasto), è una consapevolezza che ho da poco. Visto che sembra che un bagno tiri l'altro, ecco allora pronto un post(o) per parlare solo di loro.
E poi tutti dicono che è un periodo di merda. Ok, d'accordo. Allora andiamoci a cercare dei bagni carini. O divertenti. O speciali. Si inizia con il bagno del Santa Marta nella Barceloneta. Posto carino, il Santa Marta, ma al bagno manca una cosa assolutamente fondamentale. E non si tratta della carta igienica.Mannaggia a loro. Have a nice bathroom! |
Dov'è il bagno?
I bagni sono punti cardine nei quali c'è sempre qualcosa che si srotola.
|