"Bascula" significa "bilancia" ma non immaginatevene una normale tipo questa. La bilancia de La Bascula è gigante ma non si vede. Come questo sia possibile, è un mistero che risolverete solo una volta entrati. Ma anche nel bagno c`è un mistero. Ed è uno di quei misteri irrisolti tipico del barrio in cui si trova questo ristorantino vegetariano niente male. Perchè c'è lui di fronte alla tazza? E le freccette? Dove sono? Bisognerá forse chiederle alla cassa? O non è che invece "lui" sia solo un messaggio subliminale a "Centrare Il Bersaglio"? Nessuno può dirlo. Nessuno può raccontarci come e in quale momento esatto a qualcuno - come per illuminazione divina - sia venuto in mente di appendere un bersaglio nel bagno di un locale pubblico. Have a nice bathroom!
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![]() Il caldo è finalmente arrivato e non ci sarebbe cosa migliore che trovare un bagno in una ... cella frigorifera. Come questa per esempio. ![]() Vecchia, con il suo legno massiccio, la maniglia in bronzo. Mi ricorda certi posti di Roma dove si vendeva il ghiaccio. E che c'è scritto lí sotto quel pesce? Anonima Rifa Anglada. Instalaciones Frigorificas Automaticas. Barcelona. Chissá quanti anni ha. Vediamo se si apre. WOOOOAAAAH! UN BAGNO! IN UNA CELLA FRIGORIFERA! :) Have an iced bathroom!
Credo che il Bar Calders si chiami cosí per via del Signor Calders, Pere Calders, uno dei maggiori esponenti della letteratura catalana. Lui era un tipetto proprio buffo e se lo si cerca in wikipedia, apparirá in una foto occhialuta con in mano un bicchiere di bianco, le labbra sottili, distese in un sorriso ironico, magico e assurdo: gli elementi fondanti dei suoi mondi letterari. Se è vero che il Bar Calders si chiama "Calders" per Calders, ben si possono leggere le ragioni stilistiche nella scelta estetica del suo bagno. All'entrata maschio/femmina troviamo appesi alle pareti questi due quadri. ![]() Maschio. Senza dubbio. ![]() Femmina. Senza dubbio alcuno. Ma che ci si potrebbe aspettare, allora, una volta aperta quella porticina? Forse il tempio dedicato ad una Dea? Esattamente! La Dea in questione si chiama YAMAYA anche se, come si puó ben notare dall'iscrizione sulla parete di destra del tempio, il nome utilizzato nel Calders è una delle tante varianti che si trovano nelle storie della letteratura africana a lei dedicate: Yemanja. Lei è la regina del mare, è la forza creatrice e quella distruttrice. In Lei convivono la vita e la morte. Per questa ragione è tanto potente ed invocata. In onore suo sono state composte canzoni e balli di cui questo è solo un esempio, ottimamente interpretato dagli Yoruba Andabo, splendida banda cubana composta da 17 elementi tra musicisti e ballerini e specializzata in musica sacra africana. E dopo aver sbirciato il bagno delle femmine, non verrebbe proprio voglia di entrare clandestinamente nell'altro?
Direi di si! E che cosa ci sarà? ... Have a nice bathroom! Il bagno del Santa Marta sta dentro il Santa Marta, che sta dentro il barrio della Barceloneta, che sta dentro la cittá, che sta qui: La lingua ufficiale che si parla al Santa Marta è chiaramente il venessian. Inoltre se chiedi un caffè te lo fanno ristretto come un cioccolatino e se pronunci ad alta voce, vicino al bancone, la parola "Spriiiz!" non ti rispondono: "Jesus!", che è quello che ti dicono normalmente gli spagnoli quando starnutisci. Per queste ragioni deduco che Il Santa Marta si chiami cosí perchè fondato da alcuni veneziani probabilmente emigrati a Barcellona nei lucenti Anni '90/2000 del secolo scorso. Quest'aria veneta nel locale non si percepisce solo nella lingua e nei modi di fare, ma soprattutto nei dettagli. Il pavimento è uno dei piú belli che un bar possa avere, dato che hanno restaurato il prezioso mosaico hidráulico tipico delle case catalane del secolo XIX, riportandolo al suo splendore antico, che ricorda molto alla lontana la morbida pompositá dorata del nostro barocco. E che dire del bagno? Il bagno del Santa Marta riesce ad essere speciale perché è in grado di racchiudere in sé, in uno spazio 3x1.5 mt il quid dell'essere veneti. Combina infatti un'estetica minimal ad un'essenza prettamente voyeristica di un certo fare veneziano che solo chi vive nella Serenissima o ha visto di recente questo film può riuscire a cogliere. Nei bagni maschio/femmina manca LUI: C'è, invece, lei: Una stupida finestrella?
Sí, una stupida finestrella. Vale a dire: tu non ti puoi vedere da nessuna parte ma gli altri, invece, ... sí. Have a nice bathroom! Che la stanza da bagno fosse tanto importante, da condizionare completamente in positivo o in negativo la sensazione di un luogo pubblico (quasi come il dolce a fine pasto), è una consapevolezza che ho da poco. Visto che sembra che un bagno tiri l'altro, ecco allora pronto un post(o) per parlare solo di loro.
E poi tutti dicono che è un periodo di merda. Ok, d'accordo. Allora andiamoci a cercare dei bagni carini. O divertenti. O speciali. Si inizia con il bagno del Santa Marta nella Barceloneta. Posto carino, il Santa Marta, ma al bagno manca una cosa assolutamente fondamentale. E non si tratta della carta igienica.Mannaggia a loro. Have a nice bathroom! |
Dov'è il bagno?
I bagni sono punti cardine nei quali c'è sempre qualcosa che si srotola.
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