Ad Aprile ho visto: questo questo questo questo questo quasi tutto questo e questo E il prossimo che vedró, sará questo:
0 Comments
A Barcellona piove da 7 giorni. Le temperature hanno toccato i 7 gradi. Il cielo è giallo uovo. Le nuvole vengono da qui.
Adoro questo tempo perchè è la scusa perfetta per fare un sacco di cose e non uscire. Ne sto approfittando, per esempio, per riguardare la serie "Arrós Covat". Il titolo gioca con un detto in catalano e in spagnolo. Arroz Pasado/Arrós Covat significa riso scotto e quando ti dicono che "se te ha pasado el arroz", significa che sei giá vecchio/sei fatto/sei stracotto. Questo è lo stato d'animo del protagonista trentenne, in crisi con la fidanzata e incapace di prendere decisioni consapevoli. Disegni minimalisti, sceneggiature strepitose e suoni d'ambiente geniali, dato che sono tutti registrati in "viva voce". Dalla suoneria dei cellulari, alla chiave che gira nella serratura, al "dling dlong" del campanello di casa. Qui qualche nota in piú sull'autore. Lo sto guardando qui. Ah, dimenticavo, è un comic! Of course :) A Barna llueve desde hace 7 días. Las temperaturas han bajado hasta los 7 grados. El cielo es amarillo. Las nubes vienen de aquí. Adoro este tipo de tiempo porqué me permite de hacer un montón de cosas y no salir. Estoy aprovechando, por ejemplo, para volver a ver "Arrós Covat". Dibujos minimalistas, guiones fantásticos y sonidos ambientales geniales. ¿Porqué los Italianos no se la compran? Titolo: Paura per il Derby Toro-Juve Sottotitolo: Nasce l'ufficio Daspo volante Prima frase: Timori per la curva in condominio (...) Di che cosa parla, l'articolo? Qui, la soluzione. Titulo: Miedo para el Derby Torino-Juventus Subtítulo: Nace el despacho Daspo volante Primera frase (traducción literal): Miedo para la curva en el edificio (...) ¿Sabrías decir cual es el tema de esta noticia? Aquí la solución. Ehehhe! Mi piace. Stampato da lui e conosciuto grazie a lui.
Jejejej! Me gusta. El lo imprimió. Conocí sus trabajos gracias a el. (El texto es un juego de palabras que en español no tiene sentido. "Amo", en italiano es la primera persona singular del verbo "amar" pero también significa anzuelo. La traducción entonces sería: "Amo" es la palabra mas peligrosa para los peces y para el hombre.) Un motivo in piú, oggi, 25 Aprile, per ricordare la "suerte" che ho avuto nell'incrociare Sonia Pastrello. Donna, Partigiana, maestra d'esistenza e resistenza.
Il Sistema è uguale per tutti. La Legge, no.
El Sistema es igual para todos. La Ley, no. Oggi si festeggia a Barcellona e, come da qualche anno a questa parte, anche ieri sono stata invitata da Milka Piccio e Vincenzo Costa della EOI Hospitalet (Escuela Oficial de Idiomas) a tenere una lezione sulla Scrittura Creativa. Abbiamo scritto, letto e anche *** molto.
Bello. Come sempre è stato un piacere essere lí con voi. Feliz día de Sant Jordi! Hoy es fiesta en Barcelona y, desde hace algunos años, ayer también Milka Piccio y Vincenzo Costa de la EOI Hospitalet, me invitaron para tener una clase de Escritura Creativa. Escribimos, leímos y nos reímos mucho. Guay. Como siempre fue un placer estar allí con vosotros, chicos! Feliz día de Sant Jordi! PD: Y que si alguien de vosotros se animara a aprender italiano, no hay sitio y profesores mejores de ellos en Barcelona. Ormai uso solo lei per spostarmi. Andiamo veloci lei ed io, soprattutto in primavera, quando ancora non fa troppo caldo e non si suda. Quando corriamo insieme i pensieri si srotolano alla nostra stessa velocità. Se vado piano, vanno piano (quando devo capire che decisione prendere), se vado veloce, corrono veloci (quando la decisione è giá stata presa ed è l'ora di agire), se vado giusta è che non c'è niente da pensare, c'è solo da guardarsi intorno (la mia andatura emotiva preferita). E' da giorni che andiamo piano, io e lei, perché vorrei cercare di rispondere a questa domanda che mi arriva ormai troppo spesso, lanciata dallo Stivale.
Ma lí a Barcellona, come va? Cosí, son tante le cose che vorrei raccontare, ch'è venuto il momento di fare "il punto". Il tasso di disoccupazione in Spagna, in febbraio toccava 26,30% per gli uomini e le donne al di sopra dei 25 anni. Per quelli al di sotto, toccava il 55,70%. Cinquantacinque virgola settanta per cento. In moltissimi casi le persone sono indebitate, senza lavoro e senza casa. La legge spagnola sugli sfratti è totalmente a favore del sistema bancario e da tempo i cittadini - ispirati e guidati tra gli altri da una strepitosa piratessa, Ada Colau - stanno cercando combatterla per cambiare le cose. In quattro anni, sono state piú di 400mila le case che le banche, con troppa facilitá, si sono riprese dopo aver concesso un mutuo ipotecario. Sulla legge spagnola si è finalmente espressa la Corte Europea, dichiarandola contraria al diritto dell'Unione, ma nonostante questo il partito attualmente al potere (il PP) nella persona del presidente conservatore di Mariano Rajoy, non ha ancora preso una posizione a favore dei cittadini. La politica continua insomma, anche in questo caso, a proteggere il sistema bancario contro l'interesse dei cittadini minando alla base il concetto fondante di "Res-Publica". E' dall'inverno passato che mentre da un lato i TG aprono con notizie sulla corruzione (il caso piú eclatante coinvolge il marito della figlia del Re che per anni avrebbe approfittato di fondi pubblici), dall'altro i suicidi aumentano in via esponenziale. E fin qui sembrerebbe che le differenze tra lo Stivale e la Penisola Iberica siano minime. Verrebbe solo voglia di prendere questo e scappare. A tutta velocità. E in alcuni casi, soprattutto tra i giovani, c'è la tendenza ad emigrare verso la Germania o l'Inghilterra con la speranza di trovare un sistema migliore. Ma purtroppo la realtá è che il Sistema è uguale per tutti e così, quelli che rimangono in cittá avendo fatto propria questa consapevolezza, invece di scappare presi dal senso di rabbia, frustrazione, impotenza e ansia, fanno il movimento inverso: cambiano velocitá, rallentano e infine si fermano. Dicono STOP. In questo siamo diversi, Italiani e Spagnoli e le radici affondano in un paradosso: l'errata convinzione di essere quasi parenti. E' una diversitá politica e, di conseguenza, culturale quella che ci differenzia. Mentre noi in buona sostanza avevamo appena iniziato ad entrare nella dittatura berlusconiana che ci avrebbe ricoglionito per i prossimi vent'anni, loro erano praticamente appena usciti dalla dittatura franchista. Anche se si chiudono gli occhi e non si guarda il confine che questa differenza traccia tra noi e loro, le conseguenze invece, sono reali, tangibili. Barcellona è un organismo vivo che sta cambiando la pelle. Reagisce agli stimoli in una forma che a me continua a sorprendere. Vedo per ora difficile allontanarmi da qui e fuggire di nuovo. Son troppo curiosa di vedere che succederá "domani" ("domani", il futuro, un tempo verbale saccheggiato). La cittá sembra essere dotata di un sistema immunitario che si mette in atto pressoché automaticamente se qualche cellula maligna s'impossessa dei suoi punti nevralgici. Se la cosi-detta Crisi Economica, in accordo con l'attuale potere politico, ha deciso di diffondersi ed uccidere in città il diritto alla Salute, all'Educazione e ad avere una casa nonostante tutto, ecco allora che le cellule dell'organismo-cittá, si organizzano per far nascere sistemi linfatici alternativi. Ma bisogna rimanere in cittá, rallentare e saper dire BASTA. STOP. Solo nel mio quartiere, il Poble Sec, a 7 minuti a piedi dalla Rambla, nel giro di quattro anni e in alcuni casi in seguito all'impulso dell'Assemblea del Poble Sec sorta dopo l'occupazione di Plaza Catalunya da parte del movimento 15M, sono nati: La Base, una sorta di cooperativa generica che si sta sviluppando proprio in questi giorni e che punta sulla possibilitá di affittare uno spazio e ristrutturarlo di modo che possa ospitare diversi tipi di attività, dalla mensa popolare, a uno spazio per i bimbi, a una cooperativa di consumo equo e solidale, a una biblioteca e videoteca aperta a tutti; La Seca e La Aixada: la prima è una sorta di GAS (che verrá assorbita da La Base), la seconda è una cooperativa di consumo equo e solidale e un negozio di prodotti ecologici; El Monstre de Paper, uno spazio di "gioco" aperto da due anni circa, dedicato all'infanzia, ai papá, alle mamme, ai figli e alle figlie che lavorano insieme ad una educatrice e ad un aiutante per prendersi cura dei "piccoli" durante l'orario di lavoro dei grandi; L'Asociación Mare (madre), uno spazio dedicato alle donne-mamme e future mamme; un punto d'incontro per avere informazioni e supporto "liberi da giudizi e pregiudizi"; L'Asociacón Babalia, un progetto cooperativo aperto alle famiglie per permettere di conciliare vita personale e lavoro, stando vicino ai piccoli durante l'orario di lavoro o dedicato ad altri compiti giornalieri, con l'aiuto di un'educatrice che propone attività, affiancata da mamme e papá (ci si organizza per turni); La Lleteria è uno spazio che offre attivitá per i bimbi e le mamme ma anche terapie e attivitá alternative; l'orto aperto a tutti gli interessati ad avere un angolo verde da coltivare, dentro la città. Ma in cittá, spuntano anche movimenti alternativi all'attuale sistema bancario, progetti attivi basati sul concetto di permacultura, e progetti di intercambio di conoscenze. Tra questi, il piú "esportabile" ed interessante è forse quello di Aurea Social, che si appoggia alla Cooperativa Integrale Catalana. La storia di questo edificio di 1400 metri quadrati, che sorge di fianco alla Sagrada Familia, con un orto urbano installato sul tetto, è lunga - ma se c'è gente curiosa, in separata sede, si puo' facilmente raccontare -. L'idea, invece, è proprio semplice. Chiunque abbia voglia di mettere a disposizione le proprie competenze professionali, socialmente utili, puó presentare il progetto all'assemblea di Aurea Social, ogni Martedí tra le 12 e le 14. Dopo l'approvazione del progetto, la persona interessata ad offrire la propria attività, compilerá un modulo di partecipazione online spiegando nel dettaglio che tipo di attivitá offrirá ad Aurea Social, quante persone possono parteciparvi e soprattutto che tipo di "cose" vuole in cambio per questa attivitá gratuita. Vale a dire: se io mi offro come insegnante d'italiano due volte alla settimana, nel modulo di presentazione del mio corso, dovró anche dire che cosa voglio in cambio: una sorpresa? un corso di francese? latte? pane? caffè? biscotti? una bicicletta? Se sono la persona che si iscrive, invece, nel modulo d'iscrizione online dovrò impegnarmi a portare almeno una delle cose di cui l'insegnante ha bisogno. Il sistema online che viene utilizzato per gestire tutte le attivitá di Aurea Social si chiama Trade School e spulciando, oltre a quella di Barcellona, è fantastico sapere che c'è l'idea di aprirne una sede a Milano. Basta solo trovare lo spazio. (Ci sará una qualche buon'anima illuminata che metta a disposizione la propria fabbrica sfitta e chiusa per poter aprire le porte ad una alternativa concreta all'attuale Sistema?). A me fa bene smettere di guardare quei vecchi bavosi incravattati, prendersi gioco della mia vita e mi ritengo fortunata di poter aprire la porta di casa, prendere la bici e decidere di andare ad un'andatura diversa da quella della fuga. Da lí, da loro, non verrá proprio piú un bel niente. Il tempo che si spenderebbe a farsi venire l'ulcera leggendo i giornali e guardando la tv, perchè non investirlo quotidianamente in altro? Proviamoci. Insomma ieri verso le 20.30 in punto - mentre ascoltavo del jazz bello alto - in galleria entra un Signore Sconosciuto con i capelli bianchi e corti. Aveva una piccola ferita in mezzo alla fronte tappata con quelle che sembravano striscioline di scotch di carta.
"Sono venuto a vedere la mostra", mi dice (io cercando di non guardargli quello strano terzo occhio...) "Sí, bene..." rispondo abbassando la musica. La mostra attuale ha solo tre pezzi, quindi alle 20.32 il Signore Sconosciuto fa per andarsene, ma sull'uscio si blocca, dá mezzo giro e mi guarda: "Ti piace la musica." dice. E io: "Beh, sí." E lui: "Bene. Tieni." e mi allunga due biglietti. E poi se ne va. Leggo: CONCERTO DI KIKO VENENO h.21.30. Kiko Veneno. Per molti è solamente quello di Volando Voy Volando Vengo, ma per me è soprattutto quello di "Si tu no te das cuenta de lo que vale, el mundo es una tontería y vas dejando que se escape lo que más querías." Era P. che, ad un certo punto, la domenica mattina, mi cantava a squarciagola questa canzone. E cosí, niente. Ieri sera ci siamo andati insieme io e lui al concerto. Grazie Signore Sconosciuto. Spero che tornerai presto! Bueno entonces ayer, precisamente a las 20.30 - mientras estaba escuchando música jazz a todo volumen - en la Galería entra un Señor Desconocido con el pelo blanco. Tenía una pequeña herida en el medio de la frente tapada con tiritas. "He venido a ver la exposición" me dice (yo intentando no mirar esa especie de tercer ojo tan raro...) "Sí, bien..." le contesto mientras bajo el volumen de la música. La exposición tiene solamente tres piezas, así que a las 20.32 el Señor Desconocido está a punto de irse pero de repente da media vuelta y me mira: "Te gusta la música." dice. Y yo: "Bueno, sí." Y el: "Bien. Entonces toma." Y me da dos tickets. Y luego se va. Leo: CONCIERTO DE KIKO VENENO h. 21.30. Kiko Veneno. Era P. que de repente, el domingo por la mañana, me cantaba esta canción: "Si tu no te das cuenta de lo que vale, el mundo es una tontería y vas dejando que se escape lo que más querías." Así que, nada. Ayer fuimos juntos a ver este concierto. El y yo. Gracias Señor Desconocido. Espero que vuelvas pronto! Ieri sono stata a vedere questa mostra.
Come direbbe il mio amico Max: "Splendiderrima!" Appiccico foto rubata di due che mi piacevano pure loro, dentro la mostra. Ayer fui a ver esta exposición. Aquí abajo una fotico de una pareja que también me gustaba mucho y que estaba viendo la expo. Ultimamente c'è questa moda sussurrata all'orecchio di chiedere a lui, cose.
Desideri. Stanno tutti lí a chiedere a lui perchè, dicono, lui è infallibile. "Se chiedi a lui, lui ti dará. Fai una richiesta precisa e vedrai che prima o poi lui te la fará trovare. Anche sotto casa." Io ho chiesto - l'altro giorno scendendo le scale - una cosa precisa. Era proprio molto precisa. Impossibile sbagliarsi. Ma quando ho aperto la porta, ho trovato invece lei. EHI TU! Che *** mi vuoi dire? Ultimamente hay esta moda susurrada de pedir cosas a el. Deseos. Todos están pidiendo a el, porqué, dicen, el es infalible. "Si pides a el, el te dará. Pide algo preciso y verás que antes o después el te la dará. A veces la encuentras directamente abajo de casa." Yo pedí - el otro día mientras bajaba las escaleras - una cosa precisa. Era muy muy precisa, de verdad. Imposible equivocarse. Pero cuando abrí la puerta, me encontré a ella. EH! TU! ¿Qué quieres decirme con esto? Nell'orto comunitario del mio barrio, sono spuntati 14 nuovi esserini piumati, beccuti e zampanti. Per orientarsi, usano il "pio-pio", un segnale potentissimo che permette loro di orientarsi senza perdere un secondo la mamma-bussola. En la huerta común de mi barrio están 14 nuevos seres con plumas, pico y patas. Para orientarse utilizan el "pio-pio", un señal muy poderoso que les permite orientarse sin perder ni por un segundo la mama-brújula. |
MeNoteI like to take pictures most of all to people. If you're in one of these pictures and you don't want to be there, please write to me immediately. If you like the picture and you want to use it, please write to me too. I post sono scritti in itañolo e tradotti in spanigliano.
Archives
January 2015
|